
Prevede tre pilastri:
Pilastro 1: Scienza di eccellenza
mira a promuovere l’eccellenza e fornire supporto a ricercatori e innovatori al fine di guidare quei cambiamenti a livello di sistema necessari per un’Europa più verde, in salute e resiliente. Il pilastro comprende
- Consiglio di Ricerca europeo: assicura ai ricercatori d’eccellenza la possibilità di far avanzare le frontiere della conoscenza, al fine di superare le sfide odierne in materia economica e sociale
- Azioni Marie Skłodowska-Curie: aiutano i giovani ricercatori talentuosi nell’espandere le proprie conoscenze e qualifiche
- Infrastrutture di ricerca: forniscono all’Unione una guida scientifica, supporto tecnico e ricerche dedicate.
Pilastro 2: Sfide globali e competitività industriale europea: queste sfide sono raggruppate all’interno di gruppi tematici denominati “clusters” ciascuno con le proprie aree di intervento. Prevede le seguenti componenti:
- polo tematico «Salute»
- assistenza sanitaria nel corso della vita
- determinanti ambientali e sociali per la salute
- ricerca e azione in materia di malattie rare e non trasmissibili
- ricerca e azione in materia di malattie infettive comprese le malattie trascurate e legate alla povertà
- strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata
- sistemi di assistenza sanitari
- polo tematico «Cultura, creatività e società inclusiva»
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Democrazia e governance
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Cultura, patrimonio culturale e creatività
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Trasformazioni sociali ed economiche
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- polo tematico «Sicurezza civile per la società»
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Società resilienti alle catastrofi
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Protezione e sicurezza
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Cibersicurezza
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- polo tematico «Digitale, industria e spazio»
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Tecnologie di fabbricazione
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Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
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Tecnologie abilitanti emergenti
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Materiali avanzati
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Intelligenza artificiale e robotica
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Internet di prossima generazione
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Capacità computazionali avanzate e megadati (Big Data)
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Industrie circolari
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Industria pulita a basse emissioni di carbonio
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Spazio, compresa l’osservazione della Terra
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- polo tematico «Clima, energia e mobilità»
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Climatologia e soluzioni per il clima
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Approvvigionamento energetico
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Reti e sistemi energetici
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Edifici e impianti industriali nella transizione energetica
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Comunità e città
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Competitività industriale nel settore dei trasporti
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Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
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Mobilità intelligente
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Stoccaggio dell’energia
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- polo tematico «Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente»
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Osservazione ambientale
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Biodiversità e risorse naturali
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Agricoltura, silvicoltura e zone rurali
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Mari, oceani e acque interne
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Sistemi alimentari
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Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
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Sistemi circolari
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- azioni dirette non nucleari del Centro Comune di Ricerca
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Potenziamento della base delle conoscenze per l’elaborazione delle politiche
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Sfide globali
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Innovazione, sviluppo economico e competitività
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Eccellenza scientifica
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Sviluppo territoriale e sostegno agli Stati membri e alle regioni
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Pilastro 3: Europa innovativa: mira ad incrementare le capacità dell’Unione europea nell’ambito delle innovazioni ad alto potenziale di mercato
- Consiglio europeo per l’innovazione (CEI): persegue i seguenti obiettivi:
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individuare, sviluppare e diffondere innovazioni ad alto rischio di tutti i tipi, anche di tipo incrementale, con particolare attenzione per le innovazioni pionieristiche, dirompenti e a contenuto estremamente avanzato che potrebbero potenzialmente diventare innovazioni creatrici di mercato;
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sostenere la rapida espansione delle imprese innovative (soprattutto delle PMI, start-up incluse, e in casi eccezionali, delle piccole imprese a media capitalizzazione innovative) a livello dell’Unione e internazionale lungo il percorso dall’idea al mercato.
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ed i seguenti strumenti
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l’Apripista per la ricerca avanzata: fornisce sovvenzioni a progetti all’avanguardia ad alto rischio che esplorano settori nuovi e a contenuto estremamente avanzato allo scopo di sviluppare tecnologie future innovative dal potenziale estremo e nuove opportunità di mercato
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l’Acceleratore: fornisce sostegno finanziario alle PMI incluse le start-up, e, in casi eccezionali, alle piccole imprese a media capitalizzazione che hanno l’ambizione di sviluppare e immettere nei mercati internazionali e dell’Unione le proprie innovazioni pionieristiche e di espandersi rapidamente.
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- Altre attività del CEI:
- i servizi di accelerazione d’impresa del CEI a sostegno delle attività e delle azioni dell’Apripista e dell’Acceleratore
- le borse del CEI, assegnate come riconoscimento degli innovatori di primo piano dell’Unione.
- le sfide del CEI, nella forma di premi di incentivo, per contribuire a sviluppare soluzioni innovative per le sfide a livello mondiale, coinvolgere nuovi attori e sviluppare nuove comunità.
- gli «appalti CEI per l’innovazione», per acquistare prototipi, o sviluppare un programma di primo acquisto per agevolare l’acquisizione e i test delle tecnologie innovative da parte degli enti pubblici nazionali, regionali o locali, collettivamente ogniqualvolta possibile, prima della loro immissione sul mercato.
- Ecosistemi europei dell’innovazione: mettono in collegamento gli operatori regionali e nazionali dell’innovazione.
Parte «Ampliamento della partecipazione e rafforzamento dello Spazione Europeo di Ricerca SER», con le seguenti componenti:
- ampliamento della partecipazione e diffusione dell’eccellenza
- riforma e miglioramento del sistema europeo di R&I
Gli obiettivi operativi del programma sono i seguenti:
- rafforzare la ricerca di frontiera e di base d’eccellenza; rafforzare e diffondere l’eccellenza, anche favorendo una più ampia partecipazione in tutta l’Unione;
- rafforzare il legame tra la ricerca, l’innovazione e, se del caso, l’istruzione e le altre politiche, incluse le complementarità con le politiche e le attività di R&I a livello nazionale, regionale e dell’Unione;
- sostenere l’attuazione delle priorità d’intervento dell’Unione, inclusi in particolare gli SDG e l’accordo di Parigi;
- promuovere la R&I responsabile, tenendo conto del principio precauzionale;
- rafforzare la dimensione di genere nell’ambito del programma specifico;
- accrescere i legami di collaborazione nella R&I europea attraverso i settori e le discipline, incluse le scienze sociali e umane;
- rafforzare la cooperazione internazionale;
- collegare e sviluppare le infrastrutture di ricerca in tutto lo Spazio europeo della ricerca (SER) e fornire un accesso transnazionale;
- attrarre i talenti, formare e trattenere i ricercatori e gli innovatori nel SER, anche tramite la mobilità;
- promuovere la scienza aperta e garantire la visibilità al pubblico e il libero accesso alle pubblicazioni scientifiche e ai dati di ricerca, incluse le opportune eccezioni;
- incoraggiare lo sfruttamento dei risultati della R&I e diffondere attivamente e sfruttare i risultati, in particolare per l’effetto leva sugli investimenti privati e lo sviluppo di politiche;
- raggiungere, attraverso le missioni di R&I, obiettivi ambiziosi entro un termine stabilito;
- migliorare la relazione e l’interazione tra scienza e società, incluse la visibilità della scienza nella società e la comunicazione scientifica, e promuovere il coinvolgimento dei cittadini e degli utenti finali nei processi di coprogettazione e cocreazione;
- accelerare la trasformazione industriale, anche mediante competenze migliorate per l’innovazione;
- stimolare le attività di R&I nelle PMI e la creazione e l’espansione di imprese innovative, in particolare le start-up, le PMI e in casi eccezionali le piccole imprese a media capitalizzazione;
- migliorare l’accesso al capitale di rischio, anche tramite sinergie con il programma InvestEU istituito dal regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio, in particolare quando il mercato non fornisce finanziamenti sostenibili.
Nel perseguire gli obiettivi di cui sopra si può tenere conto di bisogni nuovi e imprevisti sorti durante il periodo di attuazione del programma specifico. Tali bisogni possono comprendere, ove debitamente motivato, le risposte alle opportunità, alle crisi e alle minacce emergenti e le risposte alle esigenze relative allo sviluppo di nuove politiche dell’Unione.
Orizzonte Europa promuove l’eccellenza e fornisce un valido sostegno ai ricercatori e agli innovatori di alto livello e guida i cambiamenti sistemici necessari per garantire un’Europa verde, sana e resiliente. Il programma stimola l’eccellenza scientifica attraverso il Consiglio europeo della ricerca (CER) affinché i ricercatori più eccellenti possano far avanzare le frontiere della conoscenza per affrontare le sfide economiche e sociali. Le borse di studio e gli scambi Marie Skłodowska-Curie aiutano i migliori talenti, i giovani ricercatori, ad ampliare le loro conoscenze e competenze, e l’Europa si avvale della consulenza scientifica, del supporto tecnico e della ricerca specifica del Centro comune di ricerca (JRC), il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza.
Il programma sostiene inoltre la ricerca collaborativa incentrata sulle nostre sfide sociali e rafforzerà le capacità tecnologiche e industriali attraverso cluster tematici che affrontano l’insieme delle sfide che si pongono a livello mondiale. Ad esempio, il polo tematico “Clima, energia e mobilità” di Orizzonte Europa e il polo tematico “Digitale, industria e spazio” aumentano le risorse di R&I nei settori connessi al clima e garantiscono che le imprese europee abbiano accesso alle tecnologie e ai dati di cui hanno bisogno. In quest’ultimo caso, sarà data priorità progetti di ricerca quantistica, ampliando così la leadership scientifica europea e l’eccellenza nelle tecnologie quantistiche. Il polo tematico “Cultura, creatività e società inclusiva” è stato potenziato, a sostegno della ricerca e dell’innovazione nei settori culturali e creativi, del patrimonio culturale, instaurando uno spazio collaborativo per il patrimonio culturale, nonché delle discipline umanistiche e artistiche. Il suo polo tematico “Sanità” affronta sfide quali la pandemia di coronavirus, l’estensione delle sperimentazioni cliniche, le misure protettive innovative, la virologia, i vaccini, i trattamenti e la diagnostica e la traduzione dei risultati della ricerca in misure di politica sanitaria pubblica.
Le missioni europee si concentrano su obiettivi ambiziosi, circoscritti nel tempo e realizzabili per raggiungere risultati europei comuni entro 2030: 3 milioni di vite salvare da malattie oncologiche, 100 città climaticamente neutre, oceani, mari e acque interne sani, suoli e cibo sani, regioni resilienti ai cambiamenti climatici. Un numero ridotto di partenariati europei incoraggerà un’ampia partecipazione di partner pubblici e privati in settori critici come l’energia, i trasporti, la biodiversità, la salute, l’alimentazione e la circolarità.
Poiché la conoscenza non ha confini territoriali, Orizzonte Europa incoraggia anche la partecipazione, riduce il divario nel settore della R&I e rafforza lo Spazio europeo della ricerca (SER) attraverso un’ampia gamma di misure volte a sostenere i paesi con minori prestazioni in materia di R&I a creare centri di eccellenza, a migliorare le loro capacità e a facilitare i legami di collaborazione. il 3,3 % del bilancio del programma è destinato a tale scopo, il che rappresenta un aumento significativo rispetto a Orizzonte 2020.
Il programma introduce inoltre nuovi elementi quali il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI) e le missioni dell’UE. Il CEI integra l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT). Gli ecosistemi europei dell’innovazione sono potenziati mettendo in collegamento gli operatori regionali e nazionali dell’innovazione. Scopo delle missioni dell’UE è affrontare problematiche che incidono sulla nostra vita quotidiana, dalla lotta contro il cancro all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla vita in città più verdi, alla tutela della salute del suolo per i prodotti alimentari, la natura, le persone e il clima e alla protezione delle nostre acque e degli oceani.
Orizzonte Europa rafforza il proprio impatto collaborando strettamente con altri programmi e politiche dell’UE, quali InvestEU, Erasmus +, la politica di coesione dell’UE, l’Europa digitale, i Fondi strutturali e di investimento europei, il meccanismo per collegare l’Europa e il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di promuovere una diffusione più rapida a livello nazionale e regionale e l’utilizzo dei risultati della ricerca e dell’innovazione. Per la prima volta nella storia del programma quadro, le regioni possono, su base volontaria, trasferire parte dei loro fondi regionali a Orizzonte Europa per utilizzarli in attività di ricerca e innovazione nella loro regione. La Commissione ha inoltre proposto di esentare dalla notifica degli aiuti di Stato i progetti delle PMI che possono vantare il “marchio di eccellenza” nell’ambito di Orizzonte Europa in modo da agevolare ulteriormente il sostegno. Ciò è possibile grazie alle misure di salvaguardia integrate nei programmi dell’UE gestiti a livello centrale dalla Commissione.
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